2017/02/24
C’è una scuola qui vicino
Com’è studiare in Giappone?
Negli ultimi anni il Giappone e la sua cultura sono molto in voga e sempre più studenti italiani, ma non solo, decidono di partire alla volta di questo paese meraviglioso. Anche io sono fra quelli che hanno fatto il grande passo e studio a Tokyo da circa un anno.
È successo tutto dopo la fine del liceo classico; sono stato promosso in seguito a uno stressante colloquio di maturità e ancora non avevo idea di quale percorso di vita intraprendere. Ho tentato varie volte i test universitari per corsi che non facevano per me e non mi sentivo per niente soddisfatto nella facoltà universitaria della mia città. Le cose sono andate avanti così per qualche mese, fin quando non ho scoperto davvero ciò che volevo studiare e trovato un sogno.
Sin da piccolo l’estremo oriente mi aveva sempre affascinato e grazie ad un mio amico, che studiava giapponese all’università, ho iniziato anche io ad avvicinarmi a questa magnifica lingua. Ho inziato a studiare le basi per conto mio, ogni giorno per un anno, come se avessi scoperto un vero tesoro, prima di partire alla volta del Giappone. Partire a studiare in Giappone è stato abbastanza semplice ed essendo nell’era di internet si possono avere ottime consulenze ed è possibile contattare direttamente le scuole di lingua con un clic.
Da quando sono arrivato qui la mia vita è cambiata radicalmente; non solo mi sento più completo intellettualmente, ma anche culturalmente. Il Giappone infatti è un paese completamente diverso dall’Italia e ogni giorno non smetto mai di stupirmi. Sin dal mio arrivo qui ho iniziato a fare home stay e a vivere nella grande area metropolitana di Tokyo. Sono stato con diverse famiglie e sto avendo la possibilità di imparare tante cose su una cultura diversa, che in Italia non avrei mai imparato. Ho avuto l’opportunità di visitare innumerevoli luoghi e di imparare ad apprezzare cose che non apprezzavo prima, sia del Giappone che dell’Italia.
Abito fuori Tokyo e ogni giorno prendo il treno delle sette del mattino, in modo tale da non trovarlo troppo affollato. Mi piace molto arrivare a scuola la mattina presto e studiare ancor prima che comincino le lezioni. La mia lezione va dalle 9:30 fino alle 12:30 ed è davvero divertente; studio kanji, la grammatica, la pronuncia e con i compagni di classe, svolgo numerose attività scolastiche. In questo periodo oltre al normale studio della lingua giapponese, sto frequentando delle lezioni molto interessanti, che si possono scegliere una volta arrivati al livello avanzato, riguardanti business, attualità e letteratura giapponese. La mia preferita è proprio quella di letteratura, in quanto ho la possibilitè di leggere i versi di antichi poeti giapponesi e ricevere qualche nozione sulla storia antica del Giappone.
Al termine delle lezioni, lavoro part time due giorni a settimana, riuscendo dunque la fare piccole esperienze lavorative, prima impossibili. Le aziende giapponesi infatti sono molto diverse da quelle italiane. Studio spesso nella biblioteca vicino a casa e ogni weekend esco con i miei compagni di classe in giro per la città oppure faccio un po’ di sport.
In confronto alle città italiane Tokyo è davvero sicurissima e ci sono molti luoghi piacevoli in cui ci si può divertire in compagnia. Di sicuro avrete sentito anche voi parlare di luoghi come Shibuya, Shinjuku o Akihabara, che ospita moltissimi negozi di videogiochi, anime, manga e tecnologia. Personalmente non sono un grande fan di queste cose, ma quando mi sono trovato lì mi sono reso conto che è davvero un altro mondo, molto interessante, anche per chi non ama queste cose.
Grazie alla ARC Academy e all’esperienza di home stay sono riuscito a trovare un percorso di vita. Ho deciso in fatti, dopo aver ultimato gli studi del giapponese, di provare a studiare presso un’università giapponese e di continuare a migliorare la mia conoscenza della lingua e diventare più forte anche nella vita di tutti i giorni.
Spero che anche tanti studenti italiani che leggono questo blog, trovino il coraggio di seguire i loro sogni e, se lo desiderano davvero, di partire anche loro alla volta del Giappone. Fino a questo momento, venire in Giappone è stata l’esperienza più bella della mia vita e prosegue tutt’ora.