ASAKUSA

2017/02/24

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Finora nei miei racconti, nei miei post o come volete chiamarli, ho quasi sempre parlato di posti adatti ai giovani, dove magari divertirsi, dove trovare enormi centri commerciali etc etc, ma come tutti gli amanti del Giappone sanno, questo splendido paese non è fatto solo di certe cose. Il Giappone è ganche il paese dei parchi grandi e silenziosi e dei solenni templi. Ho già nominato il Meiji Jingu, anche a Ueno ne potete trovare moltissimi, ma se volete un consiglio su un tempio da visitare, il primo nome che sicuramente viene in mente è il Sensoji di Asakusa.

Un tempio enorme, colorato e sicuramente considerato un must see nella vacanza di qualsiasi straniero amante di questo paese. Se non ci siete ancora stati è il momento di farlo. Per quanto riguarda la mia personale esperienza, sono stata al Sensoji almeno quattro volte, in diverse stagioni, quindi diciamo che lo conosco abbastanza bene. Raggiungerlo è facilissimo, vi basta prendere alla stazione di Yoyogi la Chuo Sobu line che vi porterà direttamente ad Asakusabashi e da lì raggiungere il tempio è davvero moto semplice. Come lo so? Beh, basta seguire la fiumana di turisti che ogni giorno si dirige verso questa bellissima zona. La passeggiata non è lunghissima e quando arriverete a destinazione sarete ripagati di qualsiasi passo, perché l’atmosfera di quel luogo è surreale e bellissima.

Appena giunti, la prima cosa che noterete sarà un’enorme porta, un cancello che al solo guardarlo vi farà sentire insignificanti. Bene quello è il Kaminari-mon o Cancello del Tuono. Per chi sa leggere un po’ di giapponese, la parola Kaminari è scritta sulla grande lanterna che si trova appesa in mezzo al cancello. Questa particolare porta è dedicata agli dei del vento e del fulmine, Fujin e Raijin, di cui potete ammirare le statue all’interno delle nicchie laterali.

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Passate questo cancello e il Giappone moderno che avrete visto fino a mezzo secondo prima, sparirà completamente dalla vostra vita. Subito dopo il Kaminari-mon infatti, inizia una stretta stradina che porta fino al Senso-ji vero e proprio, ed ai lati di questa stradina sono assiepate decine di bancarelle rivestite di coloratissimi oggetti. Sono soprattutto bancarelle per turisti, colme di souvenir, dolcetti caratteristici, stampe e katana a buon prezzo, ma nonostante ciò, sono belle da vedere perché in qualche assurdo modo che ancora non sono riuscita a spiegarmi, conservano un’atmosfera antica, sembrano quasi sospese in un tempo che non esiste più.

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Come ho già accennato prima, questa è solo la stradina di accesso al tempio vero e proprio. Tempio in cui potrete trovare non solo turisti, ma anche devoti giapponesi in qualsiasi mese dell’anno. Perché accade questo, vi chiederete. Semplice, il Senso-ji è il tempio delle sette divinità della fortuna. Quale posto migliore per chiedere una mano divina per affari, amore e qualsiasi altra fortuna di cui abbiate bisogno? Ma tornando a parlare di questo splendido luogo, immaginate di aver terminato la stretta e confusionaria stradina delle bancarelle, cosa aspettate di trovarvi davanti? Il grande tempio con le porte spalancate? Lo scintillio delle statue in oro che si trovano nella sala principale delle preghiere? Certo questo, ma non solo.

Arrivati dinanzi al Senso-ji verrete investiti dal dolciastro profumo dell’incenso che brucia in un gigantesco braciere poco prima delle scale d’ingresso e soprattutto, guardandovi da ogni parte noterete lunghissime scaffalature composte da tanti cassettini numerati che altro non sono che contenitori di foglietti per omikuji. Ci tengo ad aprire una piccola parentesi, le omikuji sono pesche per scoprire la propria fortuna, ovvero semplicemente se volete farne una, da un contenitore dovrete pescare un bastoncino con un numero, cercare il cassetto corrispondente e prendere il primo foglio che vi trovate davanti e che può portarvi, cattiva, medio buona, buona e buonissima fortuna, il risultato dipende dalla sorte!

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Ma tornando ancora una volta al tempio, immergetevi nuovamente nell’atmosfera mistica che questo luogo possiede, beatevi delle splendide statue e quando ne sarete sazi, uscite nel bellissimo giardino che è al lato del tempio per poter godere della vista delle gigantesche carpe koi che nuotano tranquille nel piccolo fiumiciattolo che vi scorre in mezzo, a quel punto tutto vi sembrerà ancora più magico, anche la pagoda a cinque piani che svetta alta contro il cielo nipponico. Purtroppo non so se sia possibile visitare anche tale struttura, ma vi consiglio di provarci.

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Cosa dire infine ancora su questo meraviglioso tempio? Beh, sicuro ripetere che, quando verrete in Giappone, nella vostra guida, tra i posti segnati in rosso dovrete aggiungere Asakusa e il Senso-ji per potervi immergere in quel paese antico che la modernità ha sfortunatamente risucchiato e sovrastato quasi completamente. L’unico consiglio che mi sento di aggiungere è di pensarci un paio di volte prima di andare ad Asakusa il primo giorno dell’anno, dato che essendo il tempio della fortuna è forse il preferito dai giapponesi per la preghiera di inizio anno e rischiate quindi di aspettare 5 o 6 ore in fila per lanciare una monetina e chiedere la vostra personalissima fortuna!