2017/02/24
Chi conosce almeno un po’ la cultura di questo millenario paese, sa che anche la sua letteratura affonda le proprie radici nelle più antiche leggende tramandate oralmente dai cantori, tanto simili ai nostri menestrelli. Storie come la creazione del Giappone da parte di Izanami e Izanagi, le lotte fra Amaterasu e Susanoo, hanno posto le basi di quella che sarebbe divenuta una letteratura fruttuosa e fiorente nei secoli.
Come è ovvio aspettarsi da una cultura tanto lontana e diversa, ovviamente anche la letteratura che ha prodotto è differente da quella che siamo abituati a conoscere in Europa, ma sorprendentemente siamo in grado di trovare dei punti in comune. Cosa può avere in comune la letteratura giapponese e quella europea o più speficatamente l’antica letteratura latina?
La risposta è quanto di più sorprendente possiate immaginare, dato che si tratta dell’epica. C’è ovviamente da specificare che quella giapponese non è epica nel senso che noi conosciamo, ma è comunque un genere atto a tramandere un mito, una storia o un famoso racconto.
Quando pensiamo all’epica in termini di letteratura occidentale, le prime opere che ci vengono in mente sono ovviamente l’Iliade e l’Odissea del famoso Omero, ma di certo non va dimenticata l’Eneide, opera somma del famoso Virgilio. La storia di Enea, che scampato da Troia in fiamme, giunse sulle coste italiche per creare l’eterna Roma, forse non trova un corrispettivo preciso nella letteratura giapponese, ma queste storie di eroi, di guerre e di vittorie sicuramente hanno il loro posto nel paese del sol levante e lo hanno in quel genere conosciuto come gunki monogatari, che altro non sono che racconti di guerra del periodo del governo militare.
Completamente differenti dai romantici scritti di era Heian, il più famoso di questi racconti di guerra è sicuramente lo Heike Monogatari che racconta della guerra tra la famiglia Taira e la famiglia Minamoto per la conquista del potere e della completa disfatta finale dei Taira.
Come già precedentemente fatto notare, questa non è epica nel senso in cui noi ci aspettiamo che sia, con la presenza sul campo di divinità che giocano col destino degli inermi uomini. Lo Heike monogatari è molto più una narrazione nuda e cruda della difficile guerra tra queste due famiglie, ma i concetti buddhisti di impermanenza e di mistero che lo percorrono, ricordano sicuramente l’atmosfera di un’opera come l’Eneide. La ricerca disperata della vittoria, i complotti per averla, le vendette, non sono sicuramente estranei invece alla letteratura divenuta famosa grazie al grande Omero.
Anche l’incipit di entrambe le opere mostra punti in comune soprattutto nel genere di scrittura utilizzato. Profondi e quasi misteriosi, basta leggere l’inizio di entrambi gli scritti, a voce alta e con la giusta intonazione, per accorgersi di quanto questi racconti di guerra fossero in qualche modo vicini. Entrambi possono trascinarci in un mondo quasi leggendario, benché l’opera giapponese sia uno scritto che narra di un evento realmente accaduto come la guerra Genpei, mentre l’Eneide in fondo non è altro che una lunghissima storia senza storico fondamento.
Entrambi i racconti sanno trasmettere al lettore le atmosfere della guerra, dell’antico coraggio dei guerrieri, della lotta per il potere che mai sembra aver fine ed è esattamente per tale motivo che, se mai vi è interessata la letteratura epica, di guerra, o cavalleresca, e volete conoscere qualcosa in più sul Giappone, vi consiglio di leggere lo Heike Monogatari o qualsiasi altro gunki monogatari conosciate.
Se per caso aveste intenzione di leggerlo in lingua originale, preparatevi ad un giapponese antico e di difficile comprensione, come del resto è il latino in cui è scritta l’Eneide. Se invece intendete avvicinarvi all’opera in una sua eventuale traduzione in italiano, aspettatevi un genere un po’ antiquato e forse a tratti noioso, ma che se riuscirete a resistere fino alla fine vi ripagherà per lo sforzo facendovi conoscere forse una delle più interessanti opere che il Giappone del governo militare abbia mai creato.
Caldamente consigliato a tutti coloro che vogliono conoscere gli intrighi e le vicende dello shogunato medioevale giapponese.