I FIORI DI CILIEGIO

2017/02/23

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A chi non piacciono i fiori? A chi non piacciono quelle piccole meraviglie colorate e profumate che ci segnalano l’arrivo della primavera, che scaldano il cuore oltre che le temperature ? Ogni paese ha il suo fiore simbolo o più di un fiore che lo rappresenti. Ad esempio in Italia sono molto famose le mimose, essendo il fiore dedicato alle donne nella loro festa.

E in Giappone invece ? Beh sicuramente il fiore imperiale, il crisantemo (菊 kiku in giapponese), nonostante il differente significato che gli è attribuito in Italia e spesso in Europa, è molto popolare e conosciuto. Ma se vi venisse chiesto di associare al Giappone un fiore, cosa rispondereste ? O cosa credete risponderebbe i vostri amici ? Ovviamente il ciliegio.

Perché vi chiederete. Ma semplicemente perché il Giappone è il paese dei fiori di ciliegio, per uno e mille motivi. Sicuramente se domandate ad un giapponese per quale motivo adorano tanto i loro tenui e rosei petali di ciliegio, vi risponderanno che sono belli, e su questo nessuno ha dubbi, ma secondo voi a cosa è dovuta questa bellezza ? Sicuramente alla loro delicatezza, ma non solo. Ad una più attenta analisi, potete scoprire che tutto è dovuto ad un concetto antichissimo, che ritrova le sue radici in grandi opere come il Genji Monogatari e altri racconti del periodo Heian.

Avete mai sentito parlare del mono no aware (物の哀れ)? È un concetto giapponese che forse, senza che ve ne rendiate conto, in un modo mistico e quasi inspiegabile, pervade la vita di chiunque. È il concetto della precarietà delle cose, della bellezza effimera di qualcosa che sboccia e muore in un battito di ciglia, proprio come un fiore di ciliegio, e del rimpianto per ciò che è destinato a finire troppo in fretta.

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Cosa può appunto rappresentare meglio dei fiori di ciliegio, che sbocciano splendidi e sfioriscono nell’arco di pochi giorni, questa effemira bellezza destinata a scaldare il cuore e a meravigliare l’uomo, per poi gettarlo in fretta nella triste consapevolezza che tutto deve finire e che purtroppo deve farlo troppo presto? Forse nessun fiore possiede una così bella e triste caratteristica, al contrario del ciliegio giapponese, e forse è per questo che il loro essere così effimeri li rende speciali agli occhi di tutti i giapponesi.

Magari molti di loro non conosco realmente questo antico significato, magari li adorano solo perché belli, magari benchè non ne siano consapevoli è esattamente il mono no aware che li spinge ad adorarli. Purtroppo non ci è dato saperlo davvero, ma c’è sicuramente da dire che nel periodo di massima fioritura, non esiste giapponese che non trovi tempo per andare ad ammirarli durante lo hanami (花見), che non si ritagli un momento per lasciare che quella bellezza destinata a sfiorire in così poco tempo lo avvolga, e gli ricordi come tutto ciò che lo circonda può essere splendido proprio come quelle delicate nuvole rosa che ondeggiano al vento.

È proprio per questo che, se chiedete ad un giapponese o ad un appassionato di Giappone, quale fiore associerebbe a questo Paese, sicuramente vi sentirete rispondere « i ciliegi »; per la stessa ragione, se ne avrete l’occasione, venire in Giappone in primavera è il momento migliore dell’anno, perché specialmente per gli europei, abituati ad ammirare la bellezza in ciò che è antico, come i dipinti del ‘500, le cattedrali dei bui anni del medioevo e le rovine dell’antica Roma, scoprire la bellezza in ciò che sfiorisce nell’arco di cinque giorni è un’esperienza a dir poco unica.